“COSÌ È (SE VI PARE)” a favore della Fondazione De Marchi

Di su
In La Fondazione / 0 commenti

COMEDIANS presenta uno spettacolo  a favore della Fondazione G.e D.De Marchi

“COSÌ È (SE VI PARE)”

Teatro Carcano

24 giugno 2013

ore 21


Parabola in tre atti di Luigi Pirandello Regia di Enzo Rapisarda

Produzione e messa in scena Nuova Compagnia Teatrale Anno 1997

TRAMA

In paese arriva il signor Ponza con la moglie e la suocera, signora Frola. Quest’ultima vive sola e comunica con la figlia tramite dei messaggi scritti calati in un paniere. La signora Frola durante una visita al signor Agazzi, superiore del genero nonché vicino di casa, racconta che tutti i familiari suoi e del signor Ponza, sono morti a causa di un terribile terremoto che ha colpito il paese dal quale provengono e che il genero è morbosamente innamorato della moglie al punto di impedire persino a lei, la madre, di avvicinarla. Il signor Ponza invece, offre la versione della pazzia della suocera. la quale non sa che la figlia è morta quattro anni prima, per cui egli, con l’aiuto della seconda moglie, è ricorso allo stratagemma della gelosia per evitarle un dolore troppo grande. La curiosità della gente metterà i due a confronto diretto ma ciò non porterà, comunque, nessuna risoluzione al mistero della loro strana unione, perché la verità è ben altra da quella che tutti si aspettano.

Pirandello definisce la commedia una “parabola” costruita sul filo dell’ironia (il tipico umorismo pirandelliano). Ponendo i personaggi ipocriti e insulsi in un labirinto senza sbocchi, lo scrittore fa capire che l’accesso alla verità non coincide con il mondo mutevole delle apparenze. Perché la verità è piuttosto qualcosa che va conquistato interiormente, nel profondo della propria coscienza, accostandoci all’altro con amorevole compassione.

La critica ha sempre considerato Così è (se vi pare) la forma teatrale di quella che fu l’antica proposizione dei sofisti e degli scettici: non c’è realtà né verità fuori di noi; essere e apparire sono la stessa cosa poiché esiste solo ciò che crediamo che esista. E’ necessario invece considerare, come recita il sottotitolo, che la commedia è una “parabola” e che mostra un intento sapienziale, infatti “parabola” cioè racconto allegorico a scopo morale.

Si tratta anche di una commedia in cui riveste un’importanza fondamentale la numerologia, come spesso succede nelle opere dell’autore agrigentino. Infatti ad un certo punto nel salotto borghese troviamo sette convenuti, ma con una brusca cesura si originano due blocchi contrapposti: da una parte la massa degli ipocriti curiosi (simbolicamente sei, numero dell’umano, della materia), dall’altra la figura di Laudisi, l’illuminato che la didascalia d’apertura prevede in giacca viola (il colore dell’ascesi).

Da una parte il coro dei curiosi che cercano la verità nell’Apparenza e dall’altra il portavoce di un sapere racchiuso nella profondità dell’intimo.

La struttura della commedia bipartita si trova del resto già nel titolo tagliato in due: Così è (la certezza, la sicurezza di ciò che i conosce o si crede di conoscere, le salde basi su cui si poggia l’ordine costituito) e poi tra parentesi se vi pare (il disordine, il senso dell’ignoto e dell’incerto, il dolore, la paura, la pazzia).

La NCT porta in scena dal 1996 con successo questo capolavoro pirandelliano, che invita e trascina ad un gioco scenico di decifrazione e svelamento. La regia di Rapisarda ha voluto creare una scenografia in cui su fondali neri spiccano tre archi bianche che simboleggiano le tre croci sul Golgota create apposta per la crocifissione da parte dei curiosi del Misterioso Terzetto, che rigorosamente indossa sempre costumi neri.

Nella recitazione si è cercato di dare il massimo risalto al contrasto che si genera in scena tra i due blocchi contrapposti: l’ipocrisia querula e pettegola, avida di sapere per giudicare che ricorda nella mimica e nei gesti la crudeltà degli avvoltoi intenti a “divorare” le loro vittime, e dall’altra parte la pacata ragionevolezza carica di compassione dell’Illuminato Laudisi che tenta invano di farli desistere.

Sii il primo a commentare.

Lascia un Commento