Al Teatro Carcano per la Fondazione De Marchi

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il 31 ottobre e il 17 dicembre al Teatro Carcano di Milano ci sarà la possibilità di assistere alla commedia di EDUARDO SCARPETTA “DUE MARITI IMBROGLIONI” con la NUOVA COMPAGNIA TEATRALE di ENZO RAPISARDA. Le serate sono organizzate da COMEDIANS e una quota dell’incasso sarà devoluta alla Fondazione De Marchi ONLUS, il costo della poltrona è di 40€ e si può prenotare direttamente per telefono al numero: 02.83.66.04.29

due mariti imbroglioni al teatro carcano

Trama

La commedia di Eduardo Scarpetta è ambientata in una Napoli di ‘800. Nel primo atto la trama si svolge in una tipica situazione familiare in cui due mogli sospettose dei mariti decidono di metterli alla prova allestendo un allettante tranello al quale solo chi veramente armato di “sincera fedeltà” potrà non cadervici.

Nel secondo atto il tranello si sviluppa e prende vigore in un crescendo di equivoci e di situazioni comiche e paradossali. Nel terzo atto, come sempre nelle opere di Scarpetta, gli equivoci si chiariscono e tutto si risolve nel classico lieto fine.

Anche in quest’opera viene ribadita la cifra del teatro di Scarpetta che non ha grande profondità di pensiero ma un unico obiettivo: far ridere. E la risata deve essere immediata, deve partire fragorosa mentre la ragione riposa.

Il teatro di Scarpetta è la soluzione quasi miracolistica degli impatti del quotidiano che è terribilmente determinato dalle sue leggi pratiche, che non tengono sempre conto dei sentimenti e delle sofferenze dell’uomo. Per questo motivo l’autore ricorre spesso a soluzioni e situazioni che hanno dell’inverosimile, tutte tendenti alla risata liberatoria, che la magia del teatro risolve attraverso l’irreale.

Eduardo Scarpetta

Padre naturale del grande Eduardo De Filippo e dei fratelli Peppino e Titina, nacque a Napoli il 13 marzo 1853. Cominciò ad avvicinarsi al teatro all’età di 15 anni, visse nel teatro e per il teatro concepito come unico strumento di evasione dalla ripetitività del quotidiano. Si ritirò dalle scene nel 1909 dopo una lunga carriera e morì il 29 novembre del 1925.

Tra le sue opere più conosciute ricordiamo: “Miseria e Nobiltà”, “Il Medico dei Pazzi”, portati sullo schermo dal grande Totò.

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