Uno, nessuno, centomila. Tutti a Teatro per la Fondazione De Marchi

Di su
In La Fondazione / 0 commenti

Grazie alla collaborazione con Comedians tre nuovi appuntamenti al Teatro Carcano con Pirandello. L’iniziativa contribuirà alla raccolta fondi a favore della Fondazione De Marchi ONLUS, per sostenere i progetti di assistenza ai piccoli pazienti colpiti da gravi malattie croniche.Pirandello al Carcano per beneficenza

TEATRO CARCANO – MILANO
UNO, NESSUNO E CENTOMILA” DI LUIGI PIRANDELLO

-LUNEDI 19 GIUGNO 2017
-MARTEDI 20 GIUGNO 2017
-MERCOLEDI 21 GIUGNO 2017

ore 21,00 – euro 40,00

PER INFORMAZIONI E/O PRENOTAZIONI TEL. 02.83.66.04.29

UNO, NESSUNO E CENTOMILA

Versione teatrale dal romanzo di Luigi Pirandello Regia di Enzo Rapisarda

Produzione e messa in scena: Nuova Compagnia Teatrale (Verona)

“L’estraneo è colui che all’improvviso, in un istante, scopriamo nello specchio. La mia vita cambia, la sua si rivela. Aggrappatevi alle parole, seguitemi con l’immaginazione nel mio presente e nel mio passato, aiutatemi a raccontarvi la mia storia che, forse, è simile a quella di qualcuno tra voi. Siamo prossimi all’alba, il mio presente; il tramonto è già calato sul mio passato”. Con queste Enzo Rapisarda presenta la versione teatrale del capolavoro pirandelliano “Uno, Nessuno, e Centomila”. La storia è narrata da Rodolfo Belmonte (Enzo Rapisarda) come racconto ad un ignaro signore. che per caso si siede su una panchina, sotto un lampione, a godere la quiete dell’alba. Gli spettatori verranno portati ora nel presente della storia, ora nel passato dove prenderanno forma i personaggi che hanno fatto la vita del protagonista: la moglie Lilia, l’avvocato Lorenzi, Angelica la cantante lirica, la cameriera e l’ammiratore Stefano Campisi. Data la straordinarietà della storia si può assistere ad un lavoro teatrale che è anche cinematografico dal momento che il testo lo permette.

Lo spettacolo divide in due mondi il palcoscenico; il presente (un lampione, una panchina, siamo in un parco) ed il passato (ora a casa di Rodolfo e poi nel camerino di Angelica dopo una replica della “Turandot”). E così si passa dal racconto ricco d’emozione ai ricordi animati. La regia tiene la struttura come fosse un sogno ed in questo sogno elementi di scena essenziali e costumi curati. Un giallo intrigante, ricco di suspance. La vita di un uomo che cambia nel momento in cui si rende conto che l’immagine che gli era stata finora familiare non corrispondeva affatto a quella che gli altri avevano di lui. Egli aveva scoperto l’estraneo nello specchio

 

Sii il primo a commentare.

Lascia un Commento